"Le donne mediterranee sono ginoidi (dal greco gyne', donna) - ha spiegato la dottoressa - perche' hanno una distribuzione del grasso favorita dagli ormoni estrogeni, e distribuita su bacino e cosce. Di norma, hanno statura media, poiche' gli estrogeni controllano la chiusura delle epifisi delle ossa lunghe, e un colorito bruno,frutto dell'aumentata pigmentazione stimolata da questi ormoni". In queste donne, la dieta deve stimolare l'attivita' epatica, perche' esiste una stretta correlazione tra estrogeni e fegato. Sono, quindi, consigliabili i grassi.
"L'olio extravergine cotto non e' da demonizzare - ha spiegato D'Eugenio - perche' serve piu' di quello crudo ad attivare la funzione biliare".

Le donne androidi (dal greco andros, uomo), invece, non devono valorizzare attraverso la dieta i loro 'punti forti', che sono il tronco e le spalle, accresciuti da ormoni androgeni e progesterone. Quindi, devono evitare di assumere troppe proteine, agendo, piuttosto, sull'azione diuretica di alimenti crudi, come insalate, finocchi, carote e frutti diuretici (ananas, mandarini e pesche). Ottimo anche il pesce bollito.
Nelle donne intermedie, invece, che tendono ad accumure il grasso su addome e fianchi, la dieta indicata dalla dottoressa deve stimolare il fegato, ma anche agevolare la funzione renale.

"Questo tipo di dieta e' utile - ha dichiarato Romano Forleo, ginecologo dell'ospedale Fatebenefratelli all'Isola Tiberina di Roma - perche' non cade nell'esoterico o nel preconfezionato come altre, e si puo' quindi consigliare a chiunque".

L'idea di questo libro, "che prende per mano la donna dall'ormone fino alla morte" - ha spiegato l'autrice - "e' nata dall'esperienza accumulata in anni di lavoro e dall'interesse dimostrato da tante donne, che vogliono capire meglio i meccanismi dell'aspetto ormonale legato alla nutrizione".